Hai mai sentito parlare del cosiddetto
decreto spalma incentivi fotovoltaico? Analizziamo subito insieme di cosa si tratta per capire quali saranno gli eventuali cambiamenti apportati dalla manovra in questione: cambiamenti piuttosto importanti sui quali restare assolutamente aggiornati.
Tale proposta, incentrata su quanto concerne l'
energia rinnovabile, impone delle diversità per gli impianti superiori ai 200 KW di potenza nominale già a partire dal prossimo gennaio. In breve, il cambiamento si concentrerà sulla tariffa incentivante, che potrà essere scelta tra le seguenti opzioni:
- estensione da 20 a 40 anni del periodo riservato all'incentivazione, ridefinendo il valore dell'incentivo stesso a seconda del periodo residuo;
- possibilità di beneficiare degli incentivi per 20 anni con una diminuzione nel breve periodo ed un incremento nel lungo periodo, secondo le percentuali del MISE;
- proseguimento degli incentivi già erogati a livello ventennale con diminuzione della percentuale imposta dal decreto (da 5 a 6% per impianti fotovoltaici da 200 e 500 KW di potenza e da 9 ad 8% per impianti fotovoltaici di potenza superiore a 900 KW).
Da precisare che verranno erogati gli
incentivi con rate periodiche (generalmente mensili) corrispondenti al 90% della producibilità media annuale prevista per i singoli impianti. Il conguaglio verrà eseguito considerando la produzione effettiva entro e non oltre il 30 giugno dell'anno dopo.
Inoltre, sempre per quanto concerne il
discorso incentivi, va specificato che verranno adoperate soluzioni a scaglioni ogni qual volta dall'operato non dovessero giungere comunicazioni sulla scelta delle tre possibilità precedentemente descritte.
Queste le principali novità apportate dal nuovo
decreto spalma incentivi fotovoltaico: manovra, come già detto, piuttosto criticata che, tuttavia, dovremmo sperimentare meglio prima di poter dare giudizi tanto decisi come quelli forniti finora.