
Il governo greco ha scelto di ribassare gli incentivi destinati agli
impianti fotovoltaici, una decisione che potrebbe scoraggiare molti a investire sulla produzione di energia solare.
Makis Papageorgiou e
George Mavragani, ministro dell’Ambiente e vice ministro delle Finanze, hanno di recente siglato il decreto che ufficializza la riduzione dei contributi per gli impianti da installare su tutto il territorio nazionale.
Inoltre i tagli, in vigore
dal 1° giugno 2013, avranno anche un effetto retroattivo cioè verranno applicati sugli impianti già installati da febbraio 2013. La Grecia ha fatto questa scelta perché sente la necessità di dare un ordine al mercato dell’energia elettrica.
La
LAGIE, società del mercato elettrico greco, in questi anni ha maturato un deficit che lo scorso anno ha raggiunto ben 301 milioni di euro. Le nuove tariffe incentivanti destinate al fotovoltaico in Grecia sono state ribassate del 44% rispetto a quelle ancora in vigore.
Nello specifico agli
impianti fotovoltaici a terra sono stati destinati 95 euro/MWh, a quelli da oltre 100 kW 120 euro/MWh, agli impianti su tetto 125 euro/MWh (con una diminuzione all’anno di 5 euro fino al 2017).
Il governo ha appoggiato senza remore la sua scelta anche in virtù del fatto che il Paese è riuscito a raggiungere gli obiettivi che si era posto entro il
2020: raggiungere i 2,2 GW di potenza fotovoltaica.