In un momento in cui gli
incentivi alle rinnovabili devono essere ripensati o più probabilmente sostituiti da altre soluzioni invitanti per i futuri acquirenti (vedi il credito di imposta per piccole installazioni), l’azienda leader nel
fotovoltaico REC, che nella sua storia ha già diversi successi (da 130 megawatt) sparsi per il pianeta, ha finanziato e messo in piedi quattro imponenti impianti in Sardegna.
Essi si trovano a Ulmos (da 901,6 chilowatt), a Lula (990 chilowatt), a Pischedda (996,4 chilowatt) e a Villacidro (addirittura 4986 chilowatt), che con Sanluri fa capoluogo di provincia del Medio Campidano. Li ha voluti
Ikav Global Energy, che è una parte del gruppo Ikav Sikav Fis, agenzia di investimenti in Lussemburgo la quale punta a ricavare dai proventi fondi per assicurazioni e pensioni.
Non è un’operazione da poco:
16 ettari di territorio utilizzato (sommando tutte e quattro le strutture, ovviamente), in qualche caso in zone lungamente abbandonate, per una potenza complessiva che arriva fino a 7,87 megawatt.
Simili colossi risparmiano all’aria (e a noi che la respiriamo) migliaia di tonnellate annue di CO2: infatti, contribuiscono, con i loro grandi numeri, alla produzione di molta
energia pulita che deriverebbe altrimenti da fonti che utilizzano i comuni, pestilenziali combustibili fossili.
I 31.000 pannelli installati forniscono ora all’isola 12,5 megawattora. La cooperazione con partner locali si è rivelata in questo caso utile e addirittura fondamentale per la riuscita del progetto.