
Insieme a Monaco, San Marino, Andorra, Liechtenstein e Città del Vaticano,
Malta è uno degli Stati più piccoli d’Europa. L’isola del Mediterraneo a sud della Sicilia sale in questi giorni alla ribalta delle cronache per una lodevole iniziativa, legata all’uso del
fotovoltaico. Infatti, sui tetti di dodici scuole della mini-nazione sono stati montati dei pannelli solari.
Un esempio di risparmio energetico e di
rispetto dell’ambiente istruttivo per i ragazzi e per i loro genitori, che potranno informarsi sui processi di produzione di elettricità in atto grazie a degli schermi sistemati nei corridoi fra le classi, e per gli altri istituti, che magari emuleranno l’iniziativa.
È Electrofix, esclusivista di Conergy nel minuscolo Paese, ad avere ricevuto il compito – tramite un bando pubblico – di seguire le fasi di questa operazione legata al progetto Green Energy,varato dalla
Private School Association (altrimenti detta PSA). In tutto, sugli edifici scolastici sono sorti impianti per un totale di 385 chilowatt picco, ovvero 622.200 chilowattora annui per un guadagno complessivo in bolletta di 111.996 euro, con ben 554 tonnellate in meno di CO2, è stato stimato, immesse nell’atmosfera.
Solo una dozzina di settimane di lavoro: davvero poche, considerato qualche inconveniente (scarso spazio per le gru, realizzazione di cavi e supporti supplementari, ecc.). I fondi sono stati stanziati dal governo e dall’Unione, ma per metà provengono dalle casse delle medesime
scuole, che si sono dunque impegnate in prima linea.