
Ancora una volta il
Decreto Rinnovabili 2011, ormai legge, entra nell’occhio del ciclone. Le nuove polemiche, che si aggiungono alle precedenti per i tagli degli incentivi al fotovoltaico, riguardano il
divieto di cumulo degli incentivi pubblici. Mentre prima i “certificati verdi” erano cumulabili, con la nuova legge anche questa possibilità sembra svanire, nonostante ci siano ancora molti dubbi da chiarire, come quelli sulla Tremonti Ter.
La
Tremonti-Ter è una particolare agevolazione che è stata concessa alle aziende, e consiste in un regime di detassazione degli investimenti, eseguiti tra il primo luglio del 2009 e il 30 giugno 2010, in modo da dimezzare l'imposizione sul reddito societario. All’interno della nuova legge del fotovoltaico, la Tremonti-Ter potrebbe sfuggire ai vincoli imposti dal Decreto Romani, ed agevolare le imprese consentendo il cumulo degli incentivi.
A sostenere tale tesi c’è l’esperienza precedente della
Finanziaria del 2008: anche in quel caso la Tremonti-Ter sfuggiva al divieto di cumulo, perché non poteva essere inquadrata fra i contributi (conto energia e conto capitale) essendo una “deduzione”, e non appunto un contributo. Secondo molti, potrebbe avvenire lo stesso per il Decreto Rinnovabili 2011.
Gli operatori del settore vorrebbero maggiore chiarezza in questo senso, e chiedono certezze anche sulla cumulabilità di altri contributi ed agevolazioni, legati al settore dell’
energia alternativa. Gli addetti del settore fotovoltaico vorrebbero che i nuovi incentivi fossero cumulabili con le altre agevolazioni tributarie.