
Da quando la bozza di Governo sul
Quarto Conto Energia è stata
bocciata dalla Conferenza Stato-Regioni, la confusione e l’incertezza hanno nuovamente investito il settore fotovoltaico, che da mesi non ritrova un equilibrio a causa della Legge Romani, che ha stravolto le regole che disciplinano gli incentivi.
Da domani il Governo dovrebbe rimettersi al lavoro, nonostante siano tante le polemiche e le incomprensioni di questi giorni, in cui la tensione è aumentata anche a causa di uno scontro fra il ministro dello Sviluppo Economico,
Paolo Romani e quello dell'Ambiente,
Stefania Prestigiacomo. Ciò ha influito nel rallentare la firma del decreto attuativo, che doveva essere posta lo scorso venerdì. Il problema fra i due ministri pare sia relativo alla questione dell’allacciamento degli impianti alla rete: per la Prestigiacomo non deve essere una condizione necessaria per ottenere gli incentivi, mentre Romani la vede come una garanzia sulle possibili speculazioni, e non crede sia un problema per chi completa l’impianto allacciarlo e poi chiedere i finanziamenti. Per trovare una soluzione alla diatriba, si è pensato all’avvio congiunto di incentivi ed allacciamento entro due mesi dalla conclusione dell’impianto.
Ciò potrebbe essere una possibilità, l’importante è che si trovi qualcosa entro il
31 maggio, data ultima di validità del Terzo Conto Energia. Per sedare un minimo le ansie che avvolgono la questione,
Stefano Saglia, Sottosegretario allo Sviluppo Economico, ha comunicato la possibilità che gli incentivi del Terzo Conto Energia siano validi sino alla fine di agosto.